L'ISOLA CHE NON C'E'


Se solo riuscissimo a comprendere che tutto ciò che ci accade, tutti coloro che incontriamo e che sono importanti nella nostra vita,
non solo non sono esterni a noi, ma, a mano a mano che saliamo un gradino della nostra evoluzione diventano parte di noi, inglobati nel nostro essere , come un nutrimento che ci fa crescere ed andare avanti;
se solo riuscissimo a trovare quello che incontriamo e che viviamo fuori di noi, proprio lì, dentro di noi, lì dove in realtà sono,
avremmo risorse infinite disponibili e ci sentiremmo finalmente invasi di una incantevole e sublime completezza.
Non ci vorrebbe altro che volare, allorquando ne avessimo la necessità,
anzi sorvolare ,
quell’Isola nemmeno troppo lontana, immaginifica, illogica e sospesa
nel mare delle nostre emozioni, dove sgorgavano risate e stupiti incantamenti
e brividi di inaspettata sorpresa.
L’Isola che non c’è, così velata dalla nebbia del nostro disconoscimento.
E se solo arrivassimo finalmente a capire, nel profondo più profondo, che essa è frutto di tutto quello che nella nostra vita, di bello e di brutto, ci ha fatto diventare quello che siamo, allora niente per noi avrebbe mai fine, nessuna mancanza potrebbe diminuire o privare il nostro desiderio di Vita e di Amore.
Ricchi saremmo in ogni caso. Avremmo un tetto, un abbraccio, conforto e coraggio,
libertà e potere ,
scalderemmo la Vita con il fuoco della nostra passione
completi e senza fatica, emozionati senza dolore,
verseremmo si , per gli altri , luce e gioia.
Per questo siamo i nostri avi, nostra madre e nostro padre, siamo casa e calore, siamo emozioni e passione, siamo maestri e allievi, natura e spirito, il piccolo e il grande, istinto e ragione tutti personaggi vivi dentro di noi e che ci gridano, a volte invano, la loro esistenza.
Quanta forza abbiamo e non vediamo, quanta ricchezza! Eppur continuando a sentirci poveri elemosiniamo e ci affidiamo ad un potere altrui che niente può darci di più di quella magnifica verità che brilla dentro di noi.
Noi vediamo Caos, laddove prendono vita stelle danzanti e non vediamo approdo laddove un’Isola magnifica ci spalanca le sue ricchezze, i suoi bagliori. Eppure è nostra, è vera, dobbiamo solo trovare il coraggio di vederla. E’ l’Isola …..che c’è.

3 commenti:

Elena ha detto...

Ora che ti leggo qui, è come se fossi seduta alla scrivania della nostra cameretta a leggere le pagine che scrivesti sul mio diario, mille anni fa.
Anche ora, hai scritto per me.
Colpisci sempre nel segno come se conoscessi i miei più intimi tormenti, la mia eterna incapacità di sorvolare la mia Isola che non C'è.
O forse, è solo il sangue nelle nostre vene, che ci parla con la stessa intensità
:-)
bentornata Iaia

p.s. ho un libro per te, un libro evanescente e candido, come un fiocco di neve

EVA ha detto...

Avevo cominciato a scriverlo prima del ricovero, ma non ero riuscita a finirlo. Vedi che c'è un tempo giusto per ogni cosa.
Perchè non mi ricordi cosa ti scrissi sul diario? E perchè? L'avevo dimenticato....a volte dimentichiamo cose importanti, almeno che lo sono state, momenti cruciali ma estemporanei, che si perdono dentro di noi, ma ce lo riportano gli altri, per fortuna, permettendoci di riallacciare quei fili staccati.....

Elena ha detto...

Ricordo poco i particolari, ma ricordo molto bene il senso del gesto. Ero una ragazzina, forse tredici o quattordici anni. Ero in crisi nera, non saprei dire nè il come nè il perchè, esattamente come ancora talvolta mi accade.. :)
Non abbiamo mai parlato di questo, ricordo solo che un giorno aprii il mio diario o quaderno o non ricordo bene nemmeno cosa fosse, ma era certamente il mio diario, e trovai una pagina scritta da te. Non c'erano risposte o soluzioni, e nemmeno domande. Solo un tuo farmi capire che sapevi cosa mi stava succedendo, che quello che cercavo lo cercavi incessantemente anche tu.
Strano, non ricordo nemmeno una parola. Ma tutto iniziava con: "Lo so che.."
:-)