IL SEGRETO DELLE PORTE ZODIACALI

Riusciamo a immaginare i primi Uomini sulla Terra, il loro immenso stupore nell’osservare per la prima volta i moti del Cielo?
Ancora oggi, in quelle rare occasioni in cui possiamo strappare un brandello di volta celeste alle costruzioni selvagge delle nostre città, oppure nei momenti di fuga dal caos della modernità, su una spiaggia o in montagna, noi stessi rimaniamo attoniti di fronte alla Via Lattea che si distende e sembra riversarsi come un nastro bianco sopra di noi, oppure davanti al sorgere di una Luna Piena…..
Riusciamo certamente a visualizzare mentalmente il momento in cui questo nostro antenato abbia iniziato con l’osservare il Sole , poi la Luna che prendeva il suo posto di notte ; e poi ancora il movimento dei corpi celesti, astri rotanti nell’infinito, che, dalla sua visuale terrestre, tracciavano sentieri misteriosi, ancor più misteriosi ritorni, innumerevoli cicli scanditi da levate e tramonti, dall’alternanza di Luce e di Buio, di Caldo e di Freddo, di Secco e di Umido.

La Terra cambiava e sembrava risuonare con le vibrazioni astrali, i quattro elementi rispondevano con l’abbondanza o con la penuria , e lui, l’Uomo, nel suo stesso corpo risentiva o beneficiava di quei mutamenti. Egli, pur così inizialmente indifferenziato, indiviso, quale feto in un immenso Utero, ad un certo momento sente insorgere bisogni. Il suo “Io” che patisce il Caos in cui è immerso lo spinge a cercare un significato, un ordine che spieghi ogni cosa.

E l’ordine lo trova nel Cosmo.

Ora che viviamo nella cosiddetta “civiltà” , dimentichi di abitare un astro viaggiante nello spazio infinito, non siamo consapevoli di ruotare incessantemente ora guardando il Sole di Giorno oppure arditamente dandogli le spalle, la Notte.

Da millenni, percorriamo su questo strano “cocchio” chiamato Terra un sentiero annuale che idealmente inizia in primavera, nel mese di marzo e che giorno dopo giorno, mese per mese attraversa dodici stazioni, dodici fasi stagionali , comunemente chiamate “segni zodiacali”.
Il Sole, nella sua orbita, percorre il cerchio zodiacale coincidente con il suo percorso annuale, stabilendo così, al momento della nostra nascita, quale sia la nostra appartenenza zodiacale e quindi il nostro “imprinting” cosmico.
L’astrologia, che ha accompagnato l’astronomia a partire da quattro millenni prima di Cristo, nel corso dei secoli, fino ad arrivare alle porte della modernità, è riuscita bene o male a sopravvivere alle persecuzioni di carattere religioso, mentre è stata letteralmente smantellata dall’avvento del cosiddetto pensiero “scientifico”. In quel momento fu detronizzata da materia di studio universitaria a mèra superstizione e declassata ad un passatempo per creduloni e analfabeti, ma i Caldei, i veri iniziatori di questa disciplina furono studiosi straordinari tanto che ancora oggi noi dobbiamo a loro la maggior parte delle conoscenze di base delle leggi astronomiche.
Caldei : nome misterioso con il quale venivano designati gli studiosi della scienza astrologica in Mesopotamia. Essi erano non solo scienziati ma anche e soprattutto cultori di una Scienza Sacra.
Lo studio astronomico, a quel tempo, era accompagnato da quello astrologico e divinatorio, perché gli astri e le costellazioni come tutti i componenti della Natura, rappresentavano dei “segni” attraverso cui gli dèi si mettevano in comunicazione con il mondo degli uomini. Solo i sacerdoti potevano decifrarli correttamente e celebrare i rituali necessari per scongiurare previsioni nefaste . Ad ogni evento celeste corrispondeva un evento terrestre analogo, a dimostrazione che “ciò che sta in alto è uguale a ciò che sta in basso”.
Eppure la Scienza Astrologica ancora sopravvive e, mentre viene rozzamente divulgata dai media, è pur vero che è sufficiente per ciascuno di noi, sulla semplice osservazione empirica, verificare anche sommariamente che chi nasce ad Agosto sotto il segno del Leone manifesta questa sua appartenenza in maniera riconoscibile nei suoi tratti essenziali, che saranno ben diversi dal riserbo e dalla “rigidità” di un nato nel pieno della stagione invernale, nel segno del Capricorno.
E questo non perché le costellazioni lancino influssi che condizionano la nostra psiche, come ci fanno spesso rozzamente credere , ma semplicemente perché in Estate il Sole, attraversando quella determinata porzione di Cielo, avrà una forza vivificante e di estroversione che sarà ben diversa da quella tiepida e brevissima del periodo invernale e questa differenza del “dosaggio” tra Forza Giorno e Forza Notte è determinante , per analogia e non per causalità, ai fini del carattere individuale. Gli antichi potevano ben osservare queste differenze energetiche anche per stabilire la negatività o meno di futuri eventi, mentre una rudimentale psicologia poteva essere abbozzata anche a livello del singolo.
La stessa Natura, ad una semplice osservazione, suggerisce l’analogia appropriata: ad Agosto la Natura si manifesta orgogliosamente e sfrontatamente all’esterno, evidenziando l’abbondanza di frutti e il rigoglio della vegetazione. Non sembra vestirsi di un manto regale, facendo bella mostra di sé, specchio sulla Terra della forza vivificante e fecondante del Sole?
E nella stagione invernale, il seme ormai a riposo sotto la Terra, non deve forse, in assenza della forza solare, attingere ad altre risorse per sopravvivere in condizioni molto più avverse , quali la resistenza e la pazienza in modo da ridurre al minimo il dispendio di energia e poter contare su una più duratura aspettativa di sopravvivenza in modo da garantire la vita che dovrà sbocciare poi in Primavera?
E ancora: oltre al Sole anche la Luna e i pianeti del sistema solare attraversano la fascia zodiacale , ognuno con la propria traiettoria, la propria orbita e il proprio tempo di rivoluzione. Il rapporto attraverso il quale si relazionano tra di loro si regge su una complessa armonia geometrica e aritmetica che esprime valenze numeriche, musicali, psicologiche, esoteriche religiose e magiche. Lo studio di questi rapporti completa e arricchisce quanto detto in precedenza: il velo che viene sollevato sul loro significato dipende dalla perseveranza e dall’attenzione di chi lo solleva.

E’ necessario allora, come in tutti i processi conoscitivi, avvicinarsi a questo Sapere con il cuore puro, con cautela ed umiltà, ma anche con la consapevolezza che sollevare il “Velo di Iside” significa scrutare uno Specchio in cui la propria immagine riflessa può restituirci, ad ogni progresso autentico, il senso della nostra “divinità”.

Le ere zodiacali, i segni, i decani, e infine anche il singolo grado zodiacale esprimono una simbologia che riflette in se stesso l’intera creazione. Come una singola cellula contiene l’informazione dell’intero corpo, così ogni elemento dello zodiaco rappresenta un frammento, una porta, un varco attraverso cui possiamo comprendere il Tutto.

Ecco perché il sapere logico-razionale, da solo, non può essere sufficiente. Esso da solo divide , separa, discrimina. Ma è solo una parte del percorso conoscitivo che va completato e inserito in un ambito più ampio di collegamenti e di analogie.

Nessuna conoscenza sarà mai veramente autentica senza la visione del Cuore, quella unificante e onnicomprensiva, vero “ ponte” di comprensione tra materia e psiche.
Esso solo è l’unico piano che permette di integrare ciò che sta in “basso” con ciò che sta “in alto”, è il vero salto di consapevolezza che può farci finalmente comprendere che la molteplicità è solo illusione dei sensi, e che la Verità si trova nell’Unità che sottende ogni cosa e che costituisce il vero “segreto “ di qualsiasi autentica conoscenza.

4 commenti:

Elena ha detto...

Fermo restando che dovrò e vorrò "studiare" il tuo articolo con maggiore attenzione, c'è una domanda che voglio porti. Alla luce di questo interscambio tra psiche e natura di cui parli, c'è una cosa che mi chiedo da tempo, particolarmente in questi ultimi mesi. Ogni anno al volgere al termine del periodo estivo e all'approssimarsi dell'autunno, la temperatura che si fa più fresca, qualche timida nebbiolina, ah la nebbia, i colori che virano dal giallo e verde smeraldo, verso il rubino, l'arancione, l'ocra e il verde marcio, io mi trasformo. Divento estremamente ricettiva ad ogni stimolo, più sensibile, fragile forse, non so, direi "esposta", ma anche più creativa. Ho sempre pensato che questo accadesse perchè in autunno sono nata, ma ultimamente, ho come l'impressione che non sia la realtà della mia nascita biologica a riemergere, quanto quella emotiva. Io amo da sempre tra ottobre e marzo, o mai come in questi mesi, come la prima volta. Ma se il motivo fosse questo allora tu ameresti sempre in giugno...

Anonimo ha detto...

Ricambio: questo è uno dei miei primi post...

http://decadentdays.splinder.com/post/5849681

Se ti va dai un'occhiata...

Ciao,

Anne

EVA ha detto...

La domanda è interessante e appropriata. Intanto, bisogna fare delle distinzioni. Un conto è l’imprinting psico-fisico che possiamo riconoscere nella “diapositiva” , nel fotogramma del nostro Tema Natale, che fornisce l’impianto, la base della nostra personalità, se vogliamo il nostro bagaglio, o se preferisci ancora le nostre valigie, per usare una terminologia a te cara. Dobbiamo tenere in gran conto di essere frutto di cicli iniziati prima della nostra nascita, e che quindi non veniamo qui con un bagaglio vuoto, ma già con un bel fardello, che può essere karmico, genetico, nonché acquisito nella vita intrauterina, nella fase “prenatale”. Ma non solo questo: dopo la nascita i cicli continuano imperterriti, non si fermano dopo di questa, ma le forze astrali continuano, naturalmente ognuno secondo i propri ritmi, a scandire ritorni, rotture, svolte ….
Insomma, il nostro Tema di Nascita è come la tastiera di un pianoforte, dal quale poi sin dal minuto seguente alla nostra nascita i pianeti, come dita di una mano, inizieranno a suonare la loro melodia, a cambiare posizione rispetto a se stessi, rispetto agli angoli del tema, rispetto gli altri pianeti e rispetto ai diversi campi di esperienza che andranno a toccare, di quel “canovaccio” che costituisce la “base” del nostro Io. Quindi siamo sicuramente in un ambito estremamente individualizzato e personale, difficilmente generalizzabile. Il segno solare di per sé non esaurisce tutto quello che c’è da dire. Il fatto che tu hai l’Ascendente Bilancia, oltre che al Sole, intanto dice che la vita di coppia, il sentirsi coppia per te è fondamentale, così come sentirsi innamorata e in simbiosi con l’altro. Ma la casa VII, quella delle unioni, delle relazioni, cade in Ariete, ecco che Marzo può essere un mese favorevole ai fini di un incontro sentimentale, anche perché transitano in quel periodo, oltre al Sole, anche Mercurio e Venere, ed è soprattutto quest’ultimo pianeta a cui tu sei molto sensibile, in quanto governatore del tuo Sole e governatore del tuo Ascendente a determinare i tuoi stati d’animo. Poi se non sbaglio anche la Luna nel tuo Tema di nascita si trova in Ariete, e la Luna è emotività, percezione, sogno, immaginazione.
Viceversa, quando il Sole è in Bilancia, nel mese di ottobre, si verifica la stessa cosa, cioè il passaggio di Sole Mercurio e Venere sul tuo Sole di nascita e sul tuo Ascendente, ecco che facilmente , diventi languida, poetica e creativa, perché in questo caso, toccando la casa I, sei toccata nel profondo, nel tuo intimo più personale e segreto.
E’ evidente che però queste potenzialità vengono meno in quegli anni in cui pianeti lenti si piazzano “contro” e non facilitano la realizzazione di potenzialità in atto, oppure mettono l’accento su altri campi di esperienza che quindi lasciano in ombra gli altri.
Il discorso quindi, come puoi vedere è piuttosto complesso, in realtà ognuno di noi può riconoscere , chi in un modo chi in un altro, periodi dell’anno in cui si ripetono alcune situazioni, oppure in cui vengono messi in risalto ceri campi di esperienza, piuttosto che altri, proprio in virtù di questi cicli planetari che vanno a stimolare certi punti sensibili del nostro Tema di nascita, che come un firmamento interno, si muove dentro di noi, esatto specchio simbolico del firmamento “esterno”.

Unknown ha detto...

Cara Eva,
ho letto il tuo articolo e mai nessuna spiegazione mi è stata così chiara sull'astrologia così come hai hai scritto tu.
Complimenti davvero.
anto